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La cura del bambino, in particolare modo del neonato, è piuttosto impegnativa, richiede molta pazienza e attenzione, ma a mano a mano che i giorni passano le azioni divengono più semplici fino a farsi automatiche. Qui di seguito riportiamo alcuni suggerimenti e termini che per chi si accinge a diventare genitore possono essere utili.
La prima azione che una neomamma è chiamata a fare dopo il parto, è lallattamento. Negli ultimi anni è stato fortemente rivalutato lallattamento al seno, e viene consigliato di attaccare il bambino subito dopo il parto, questo consente al bambino di ripristinare il contatto con la madre, ed al seno materno di attivare la produzione di latte. La posizione migliore per allattare è quella in cui sia la madre che il bambino si sentono comodi e a loro agio, solitamente la postura preferita da chi ha appena partorito è quella su un fianco, con il bambino disteso lungo laddome della mamma. La parte più importante dellallattamento è verificare che la bocca del bambino aderisca completamente al capezzolo materno, prendendo anche laureola intorno ad esso, le labbra devono formare quindi un cerchio sul seno e leffetto deve essere quello di una ventosa, è importante verificare che sia il labbro superiore che quello inferiore siano ben posizionati. Se il bambino si attacca male tende ad ingerire oltre al latte anche laria, provocandogli piccole coliche, inoltre il capezzolo della madre tenderà a lacerarsi, a causa della posizione sbagliata. Se un bambino si attacca male al seno è sufficiente che la madre inserisca il proprio mignolo tra la bocca del bambino ed il seno, provocandone il distacco, e poi con calma e pazienza riprovare ad attaccarlo.
Il neonato nellarco delle 12-24 ore dalla nascita, espelle le prime feci, chiamate meconio, esse hanno una consistenza vischiosa, sono di colore scuro, quasi nere, e non hanno solitamente odore. Durante la prima settimana di vita il meconio andrà a sostituirsi con le feci normali, che differiscono da bambino a bambino, a seconda se è allattato al seno o con latte artificiale.
La cura del moncone ombelicale viene solitamente insegnata dal pediatra ai neogenitori prima della dimissione dallospedale, è bene quindi seguire le indicazioni del medico, limportante è verificare a ogni cambio che le garze poste sul moncone non si siano bagnate di pipì, e nel caso provvedere alla immediata sostituzione delle garze e riapplicazione della medicazione. Il moncone ombelicale nel tempo deve seccarsi, fino a divenire come un bastoncino duro e scuro, arrivando a staccarsi da solo nellarco del primo mese. Nel caso in cui venga notato un aspetto diverso, odore sgradevole o perdita di sangue, è meglio consultare il pediatra.
Il cambio del pannolino deve essere effettuato di frequente, ogni due ore circa, o comunque ogni qualvolta si ritiene che ce ne sia bisogno. Il bambino può essere lavato direttamente sotto lacqua corrente, senza luso di detergenti, ma se fosse necessario è meglio usare saponi liquidi neutri, specifici per neonati. Se il bambino tende ad arrossarsi nella zona pannolino è preferibile lavarlo con acqua e bicarbonato, e applicare una crema emolliente e dermo protettiva, infatti le feci acide, se non vengono subito rimosse, tendono a irritare la pelle delicata dei neonati.
I bambini devono essere vestiti come noi, ovvero è necessario considerare che i neonati anche se hanno quasi sempre mani e piedi freddi, non soffrono il freddo, anzi sono più sensibili al caldo e agli sbalzi di temperatura, pertanto i vestiti che gli vengono messi devono essere adeguati alla temperatura dellambiente. I tessuti da prediligere per i vestitini sono quelli naturali, da porre particolare attenzione a quelli che entrano in contatto diretto con la pelle, come i body.